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LA SCRITTURA DI ELISABETTA SETTEMBRINI

Come l'amore cresce dentro di te, così cresce la bellezza. Perché l'amore è la bellezza dell'anima.

S. Agostino

 

Queste due scritture (visuallizza l'allegato in fondo), tratte dal suo libro Grafologia e psicologia delle edizioni Mediterranee, appartengono a Elisabetta Settembrini e rappresentano la sua evoluzione verso la luce e l’armonia. 

Nella prima scrittura, di molto tempo fa, il calibro è grande lo spazio tra le righe molto piccolo con intricamenti; la grafia è rovesciata nell’inclinazione, la pressione è molto appoggiata, ma soprattutto c’è una forte tensione interiore che verticalizza le forme restringendo lo spazio tra le lettere e rendendo la scrittura angolosa: in una struttura di forte personalità, si registrano suscettibilità, opposizione, reattività aggressiva, anche se sempre con grande controllo. Gli addossamenti, i frequenti infangamenti, i buchi, le “i” piccole e sospese uniti agli allunghi appuntiti, la grandezza del calibro, la pressione forte e il rovesciamento, i grandi spazi tra le parole dimostrano un’inquietudine interiore rivendicativa, insieme a una sofferenza emotiva in un costante contrasto che non si placa. 

Nella seconda scrittura tutto si è invece placato: la scrittura è morbida, armoniosa e fluida, leggera e allargata tra le lettere, non c’è più il rovesciamento, ma neanche ci sono più le angolosità; ha perso completamente la tensione rivendicativa e sofferente ed è diventata l’immagine stessa di un cammino interiore di pace e di perdono. Uno straordinario cambiamento che può fare in modo così incredibile solo chi ha già in se stesso un potenziale di luce e di amore: “Non occorre essere poeti o scrittori per questo”, afferma la stessa Elisabetta Settembrini nel suo libro sopra citato, “basta essere semplici, non aver paura di scoprire nella scrittura cose che in noi ci spaventano, ma desiderare che questo avvenga, rendendo il sentimento protagonista di questa grande esperienza: è la scrittura stessa a darne conferma nel tempo: al cambiamento interiore corrisponde il cambiamento nella scrittura”.

Addio, cara Elisabetta. Che la terra ti sia lieve. 

 

 

Elena Manetti

Allegato


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SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE

Gentili socie e soci,

la Corte costituzionale con la sentenza n. 16 del 10 febbraio 2025 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma che prevede un compenso inferiore per le vacazioni successive alla prima nel pagamento degli ausiliari del giudice, dichiarando così l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4, secondo comma, della legge 8 luglio 1980, n. 319 (Compensi spettanti ai periti, ai consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite a richiesta dell’autorità giudiziaria), nella parte in cui, per le vacazioni successive alla prima, dispone la liquidazione di un onorario inferiore a quello stabilito per la prima vacazione.

Ne deriva che l’ausiliare dell’autorità giudiziaria a decorrere dall’11/02/2025 nelle proprie istanze di liquidazione potrà richiedere per ogni vacazione, anche successiva alla prima, l’importo di €14.68, senza quindi applicare la riduzione a €8.15.

Si precisa che l’intervento della Corte costituzionale non ha effetto retroattivo e si applica solo alle istanze di liquidazione presentate dopo la pubblicazione della sentenza in commento (Cass. Civile, sez. III n. 1384/75).

Alleghiamo il comunicato stampa della Corte costituzionale.

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